
ORGIA, IL TEOREMA DEL PIACERE
Daniela era una donna brillante. Docente di matematica all’università, elegante e fredda in aula, ma con un lato oscuro che pochi conoscevano. Sotto i tailleur su misura e le lenti sottili degli occhiali, si nascondeva una donna affamata di carne giovane, di pelle tesa e desiderio incontrollabile.
Quel pomeriggio, nella sua casa appena fuori città, aspettava due nuovi studenti per delle ripetizioni private. I gemelli Loris e Matteo. Diciannove anni, identici, alti, occhi chiari, muscoli freschi, corpi che avevano appena lasciato l’adolescenza per diventare tentazioni ambulanti. Daniela li aveva visti qualche volta nei corridoi della facoltà. Avevano un modo di guardarla che l’aveva già fatta bagnare più di una volta.
LE VOGLIE DELLA PROF
Indossava una camicetta bianca trasparente, senza reggiseno. Gonna nera stretta, gambe nude. Tacchi. Rossetto rosso sangue. Era una lezione di matematica. Ma la sua bocca aveva già in mente un altro tipo di esercizio.
Quando i due ragazzi arrivarono, Daniela li accolse con un sorriso lento.
“Entrate pure. Accomodatevi sul divano. Vogliamo cominciare con… geometria?”
Ma fu lei a disegnare le linee.
Si piegò lentamente per raccogliere un libro. La camicetta scivolò, lasciando intravedere il seno nudo. Nessuno parlò. I due fratelli si guardarono. Daniela sorrise senza voltarsi.
“Vi distrae la professoressa?” chiese, voltandosi con malizia.
ESERCIZI POCO MATEMATICI
Matteo deglutì. Loris arrossì.
“Se siete così facili da distrarre… chissà cosa succede quando vi tolgo ogni distrazione.”
Si sedette tra loro. Le cosce ben in vista. Il profumo inebriante. Poi, con lentezza studiata, sollevò la gonna.
“Vi è mai capitato di… condividere qualcosa?”
Silenzio. Ma lì, nell’aria, c’era già la risposta.
Iniziò a baciarsi con uno. Poi con l’altro. Le mani si intrecciarono. Le camicie volarono via. I corpi si scaldarono. I due fratelli avevano la stessa bocca, lo stesso cazzo duro, e lo stesso desiderio bruciante di possedere quella donna.
ESAMI ORALI ALL’ORGIA DELLA PROF
Daniela si inginocchiò davanti a loro. Uno davanti, uno dietro. Due erezioni pulsanti. Due gemiti. Due bocche che la chiamavano “puttana” sottovoce mentre lei li prendeva entrambi in bocca, uno alla volta, alternando, leccando, succhiando, facendoli gemere e tremare. Le mani dei ragazzi afferravano i suoi capelli, guidavano i suoi movimenti, le imponevano il ritmo. Daniela godeva. Ogni sussulto delle loro anche era come una carezza rovente sul suo ego lussurioso.
Poi si sdraiò sul tappeto, spalancando le gambe. I gemelli si guardarono, e senza esitazione la presero. Uno alla volta, poi insieme. Uno davanti, uno dietro. Uno che la baciava con foga, l’altro che le mordeva il collo. Le spinte erano forti, decise, sincronizzate. Daniela urlava, ansimava, perdeva ogni traccia di controllo. Ogni colpo era un colpo alla sua ragione, ogni gemito un’equazione che esplodeva nella carne.
OOOOPS
Nella casa, al piano superiore, una porta si aprì.
Era Rocco. Il marito. Tornato prima del previsto.
Sentì i gemiti. I colpi contro il muro. Le voci basse e feroci. Scese piano. Si avvicinò alla porta socchiusa della camera. E li vide.
Daniela a quattro zampe, i capelli tirati da uno dei gemelli, l’altro che le stringeva i seni mentre la penetrava. Due corpi giovani che la usavano come una troia. Lei che godeva, gridava, supplicava.
E lui… si eccitò come mai in vita sua.
Si avvicinò. Senza parlare. Si sedette sul bordo del letto. Guardò la moglie essere scopata da due ragazzi. Le accarezzò la schiena, poi il culo, poi la figa già colma e allargata. Sentiva il calore dei loro corpi, il suono bagnato dei colpi, l’odore forte del sesso.
IL CORNUTO FELICE SI UNISCE ALL’ORGIA
“Che puttana meravigliosa sei…” mormorò.
Daniela lo guardò da sotto, sorpresa ma bagnatissima.
“Ti piace, marito mio? Mi guardi mentre mi fanno loro come animali?”
“Sei bellissima così. Sporca. Usata. Voglio che ti vengano dentro. Voglio sentirli dentro di te quando tocca a me.”
E i due gemelli obbedirono. Matteo le venne in bocca, stringendole i capelli e costringendola a ingoiare tutto. Loris la prese più forte, più a fondo, fino a urlare e sprofondare dentro di lei. Daniela gemette, squassata da un orgasmo selvaggio, mentre il loro seme la riempiva e colava lungo le cosce.
ORGIA DI SBORRA PER IL CAZZO DI ROCCO
Rocco la prese subito dopo. Il cazzo duro, impaziente. La penetrò sentendo il seme caldo degli altri due colare sulla sua asta. Ogni spinta era un atto di possesso, di lussuria senza limiti. Le sue mani le stringevano i fianchi mentre ansimava il suo nome.
“Mia moglie. La mia troia. Così ti voglio.”
Daniela gridò di piacere, godendo ancora, mentre il corpo tremava e il letto cigolava sotto di loro. Il viso madido di sudore, i capezzoli tesi, la carne vibrante.
E venne dentro di lei, mentre Daniela rideva piano, come una regina soddisfatta del proprio harem.
Il teorema era dimostrato: tre uomini, una donna, un orgasmo infinito.
Racconto di Giulia 181
Se ti è piaciuto il racconto chiama Giulia e godi con lei in uno spruzzo di applausi!