
VERGINE SVERGINATA
vergine sverginata
Vergine sverginata…mi fa strano dirlo, è come uno scioglilingua che mi riporta tutto alla memoria. E’ una storia romantica questa quindi non aspettatevi colpi di cazzo sparati un po’ ovunque. Questa è una storia d’amore…Era una notte diversa dalle altre, carica di tensione, desiderio e promesse non dette. Silvia mi guardava con occhi grandi e lucenti, colmi di timidezza ma anche di una voglia che non poteva più nascondere.
Era la sua prima volta e il mio cuore accelerava al solo pensiero di essere io quello che avrebbe segnato per sempre la sua vita. “Sei sicura?”, le chiesi delicatamente, accarezzandole una guancia morbida come seta. Lei annuì lentamente, le labbra socchiuse in un sorriso dolce e invitante che mi faceva tremare le mani per l’emozione.
Scoperta lenta
Mi avvicinai con delicatezza, baciandola lentamente, gustando la sua innocenza ancora intatta. Le nostre lingue si sfiorarono inizialmente con cautela, esplorandosi timidamente, poi sempre più audaci e affamate. Le mie mani iniziarono ad esplorare il suo corpo con lentezza, percorrendo ogni centimetro di pelle con cura, per farle assaporare ogni brivido, ogni piccola scoperta. Sentivo il suo corpo vibrare sotto le mie dita, mentre scendevo piano dal collo al seno, sentendo la morbidezza della sua pelle riscaldarsi sotto il mio tocco. Silvia sussultava dolcemente ad ogni carezza, meravigliata dal piacere che stava iniziando a provare.
Primo contatto intimo
Con delicatezza, le sfilai il vestito, rivelando una pelle candida e luminosa che nessun altro aveva mai visto o toccato prima. Lei arrossì leggermente, ma il suo sguardo mi invitava chiaramente a proseguire. Con estrema cura le sfiorai lentamente l’interno delle cosce, sentendo la sua pelle calda e morbida sotto i polpastrelli, fino a raggiungere quel punto così sensibile che chiedeva attenzioni speciali. Silvia trattenne il respiro quando sentì le mie dita sfiorarla, il suo corpo che iniziava lentamente ad abituarsi a questo contatto nuovo e così intimo. “Piano, Alessandro…”, sussurrò tra respiri affannosi.
La preparazione della vergine
Volevo rendere quella notte perfetta per lei, un ricordo indelebile che avrebbe custodito per sempre. Decisi quindi di prendermi tutto il tempo necessario per prepararla con cura. Le mie dita esplorarono delicatamente ogni sua piega più nascosta, ogni centimetro di pelle, facendola abituare lentamente al piacere crescente. Sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso, i gemiti diventare più profondi e intensi. Silvia si lasciava andare, fidandosi totalmente di me, rilassandosi completamente al mio tocco. “Mi fido di te”, disse con voce tremante, guardandomi negli occhi con una fiducia totale.
L’attimo decisivo
Mi posizionai delicatamente tra le sue gambe, cercando i suoi occhi per assicurarmi che fosse pronta davvero. Lei annuì con decisione, sorridendo timidamente, pronta a vivere il suo primo incontro d’amore. Con estrema lentezza entrai in lei, attento ad ogni suo minimo segnale, sentendo chiaramente il suo corpo teso per quel primo istante di dolore misto a piacere. “Va tutto bene, piccola”, sussurrai dolcemente al suo orecchio, muovendomi con delicatezza assoluta per permetterle di abituarsi. Silvia iniziò lentamente a rilassarsi, accogliendomi con sempre maggiore sicurezza dentro di sé, scoprendo finalmente il piacere nascosto dietro quel lieve dolore iniziale.
Il risveglio del piacere
Presto il disagio svanì completamente, lasciando spazio esclusivamente al piacere, intenso e travolgente. I suoi occhi brillavano intensamente mentre seguiva i miei movimenti, iniziando istintivamente a muoversi insieme a me. I suoi gemiti divennero più forti, il suo corpo si aggrappava al mio come se non volesse più lasciarmi andare. La sentivo esplodere di piacere tra le mie braccia, il suo corpo che vibrava intensamente sotto di me, mentre anch’io raggiungevo il culmine, stringendola forte contro il mio petto. Quel momento rimase inciso nella nostra memoria per sempre: la notte in cui Silvia, la mia vergine sverginata, aveva scoperto l’immenso piacere insieme a me, affidandomi la parte più intima e preziosa di sé.
Racconto di RedPassion basato sul racconto di Luca ”Teddy Bear”
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