Porno con gusto – La scelta di Lavinia

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Porno provino

La storia porno che state per leggere parla di una giovane ragazza di Latina di nome Lavinia. E’ una gran bella figa e di anni ne ha appena 19. Mora, capelli lunghi e ricci, occhi scuri come la notte e due grosse bocce tutte naturali. La vita sottile e i fianchi morbidi la fanno sembrare una dea e al suo passaggio qualunque uomo la guarda con desiderio. Certo, ogni tanto qualcuno la importuna un po’ ma in fondo la cosa non le dispiace. Le piace molto l’idea di quanti vorrebbero brutalmente scoparsela. Lavinia è una ragazza moderna e in quanto tale sa che sfruttare il suo corpo e la sua bellezza può farle guadagnare molti soldi in poco tempo.

Lavinia ci pensò su giusto il tempo di una sigaretta e poi prese appuntamento con una nota casa di produzione pornografica con sede a Roma. Quella mattina si preparò con molta cura, la fighetta bella liscia profumava di troia e bagnoschiuma alla fragola. Si truccò con cura e indossò la sua lingerie più sexy e le autoreggenti strafighe comprate apposta per l’occasione. Mise dei tacchi a spillo altissimi e montò sull’autobus che l’avrebbe portata direttamente nel suo futuro da attrice porno. Era convinta, sicura di se e con nessuna vergogna. Avrebbe sfondato e sarebbe diventata la troia più famosa d’Italia.

Puttana Lavinia a rapporto!

Arrivò nel piccolo ufficio della produzione e una scontrosa segretaria la fece malamente accomodare su una poltroncina logora. Lavinia pensò che un giorno sarebbe stata così potente da farla sbattere fuori per quanto era stata sgarbata. Ma per il momento, si disse, è sufficiente che vada a farsi fottere sta troia del cazzo. L’attesa si fece più lunga del previsto e si mise a leggere una rivista per ingannare il tempo. Dopo circa un’ora dal suo arrivo e mentre era immersa nella lettura di un articolo penoso su un giornaletto per femminucce lagnose sentii aprirsi una porta. Una voce profonda disse alla megera ”fa entrare la prossima puttana, questa scartala non vale mezza sborrata”.

La vecchia zoccola si girò verso di lei ma Lavinia non le diede il tempo di proferir verbo. ”La puttana ha sentito”. Lo disse in modo talmente aggressivo che la vecchia se ne andò al suo posto senza dire una parola ma guardandola con aria di sufficienza. Lavinia si affacciò nell’ufficio del selezionatore e sfoggiò il suo sorriso più smagliante. ”Eccomi qui, puttana Lavinia a rapporto”. Si aspettava che l’uomo facesse una risatina ma lui non la guardò nemmeno. Era intento a guardare il culo del suo assistente che ripuliva la sborrata precedente dal divanetto logoro. ”Hai visto quanta Michè? Robba da record del mondo!” Disse ridacchiando al suo assistente e poi finalmente si accorse di Lavinia. ”Tu chi sei?”

”E mo se divertimo!”

Lavinia pensò di girare i tacchi e andarsene ma non voleva perdere la sua occasione e si disse che si trattava solo di resistere alla tentazione di dargli un calcio nei coglioni e aveva sopportato di peggio. Sapeva che per sfondare avrebbe dovuto essere sfondata ma sperava in qualcuno di meno rozzo quantomeno. ”Sono Lavinia e sono qui per il provino porno, è la mia prima volta ma sono pronta a fare tutto”. Si pentì quasi subito della sua affermazione ma era davvero disposta a fare tutto. L’uomo alzò un sopracciglio e la squadrò poi disse ”fregna sei fregna ma siete tante a di le stesse cose…faccio tutto faccio tutto e poi ve tirate indietro alla prima cosa zozza peddavero”

Lavinia non si scompose e a sua volta disse ”Cosa fanno le altre troie non mi interessa, io voglio diventare una cazzo di pornostar. Provami, se vado male farai comunque un altro record del mondo di sborra e amici come prima ma se ti convinco mi metti come protagonista in un film”. L’uomo sembrò accorgersi davvero di lei solo in quel momento. ”Hai sentito Michelì? Mettiamo alla prova sta zoccola…prendi la valigetta che mo se divertimo!” . Il culo dell’assistente si allontanò sculettando come una cazzo di drag queen ubriaca e tornò con una vistosa valigetta nera coi bordi in metallo. ”Dove cazzo sono finita?” pensò Lavinia.

Porno cazzo d’asino

”Levate tutto, te vojo nuda come mamma t’ha fatta”. Lavinia ubbidì e in pochi istanti si ritrovò nuda piegata a 90 sul divanetto logoro. ”Fatte guardà…bona sei bona e c’hai la figa ancora tonica. Me fanno schifo le fregne slabbrate. E pure er buco del culo pare stretto…l’hai già preso in culo si?”. Lavinia non osò dire che il culo suo era vergine e mentì dicendo che gliel’avevano sfonnato molte volte ma aveva una paura del diavolo pensando che così ci sarebbero andati giù con forza. L’uomo aprì la valigetta e dentro c’erano svariati vibratori, dildoni, manette e tutta una serie di giocattolini perversi ma il pezzo forte era un enorme cazzo ”d’asino”.

Non aveva mai visto un cazzo di gomma tanto strano e grosso. ”testiamo la figa”. L’uomo le infilò in sequenza tutti e 5 i cazzi di gomma che aveva, uno alla volta e in ordine di grandezza. La figa di Lavinia reggeva bene e si stava bagnando. L’ultimo lo sentiva troppo grosso ma si sforzò di gemere comunque. I due uomini erano eccitatissimi mentre giocavano all’allegro ginecologo e l’assistente calò i pantaloni al porco number one e prese a leccargli il buco del culo. Lavinia nel frattempo non riusciva a togliere gli occhi da quel grosso fallo d’asino. Ai suoi occhi la situazione stava completamente degenerando ma la cosa cominciava ad eccitarla molto.

un culo sfondato pronto per il film porno

Il produttore la mise a pecora senza troppa cortesia e le piantò il suo grosso uccello dritto nel culo, così, a secco. A Lavinia scappò un urlo ”merda fa piano”. ”Ma come ragazzì…un te l’avevano già sfonnato sto culo?” ma non attese risposta e prese a stantuffarlo con tutte le sue forze. L’assistente rideva dei lamenti di Lavinia mentre infilava la lingua fra le chiappe dello stronzo. ”Te la farò pagare brutta merda” pensò lei ”la farò pagare a tutti e due”. Passarono molti minuti di chiavata selvaggia nel povero buchino stretto della ragazza.

Lavinia scoprì in fretta che avere un cazzo nel culo la faceva godere di brutto, anche più della figa che comunque continuava a sgrillettarsi con foga, e gemeva di puro piacere tra sculacciate e stantuffamenti di cazzo. Ogni tanto lui lo tirava fuori e commentava quanto quel buchino restasse aperto grazie al suo grosso arnese e si complimentava da solo su quanto fosse bravo a chiavare. Letizia pensava solo ”sta zitto idiota e rimettilo dentro”. Si sentiva parecchio troia al momento e gli orgasmi si susseguivano uno dietro l’altro. ”Che ne dici di fare sul serio adesso e dimostrarmi che vuoi fare davvero la zoccola nei film porno?”.

INCULATA BESTIALE E CAZZO GUSTO CULO

L’uomo fece un sorrisetto storto e indicò a Lavinia il grosso uccello ”d’asino”. ”Tanto moh te lo aperto sul serio il culo…”. Lei pensò che il termine giusto fosse ”sfondato” ma abbozzò una risatina isterica e accettò l’invito a sedersi su quel tronco. L’oggetto perverso faceva una fatica bestiale ad entrare e i due maschioni la aiutavano a sorreggersi mentre il culo lentamente si apriva. Faceva male ma era quel male piacevole che la spingeva a continuare. Ne entrò circa metà e lei era in ginocchio con le mani appoggiate sul pavimento sporco. La grossa ventosa lo teneva fermo sul pavimento e loro la incitavano a fottersi il culo.

Si sentiva piena come non mai e non capiva più granchè di quello che accadeva intorno a lei. Il porco number one si mise proprio di fronte alla sua faccia col cazzo dritto. ”Ora puliscimi il cazzo e fammi sborrare troia”. Lavinia sentiva molto forte l’odore del suo culo provenire da quel cazzo e se avesse avuto ancora un barlume di lucidità lo avrebbe mandato a farsi fottere ma non capiva nulla, godeva come una porca in calore e prese in bocca l’uccello che sapeva di culo. Il sapore che sentiva era molto forte e nauseante ma allo stesso tempo eccitante come non mai.

SPERMA AL CIOCCOLATO PER UN PORNO CON GUSTO

Spompinava di gusto e con molto impegno mentre continuava l’allegro su e giù asinino. Nel frattempo il piccolo aiutante di babbo natale si segava il misero cazzetto li di lato. Tutti e tre sentivano arrivare il potente orgasmo e mentre il suo culo aperto provava di nuovo gli spasmi dell’orgasmo ecco che il produttore le svuotò tutta la sua sborra in gola, tre fiotti carichi di sperma al cioccolato che le riempivano la bocca. L’assistente si chinò di getto e cominciò a leccare gli angoli della sua bocca elemosinando un po’ di quella crema deliziosa mentre anche il suo misero cazzetto faceva un piccolo spruzzo di gioia.

Insieme finirono di ripulire il cazzo dell’uomo, poi Lavinia scese da cavallo e si distese stremata sul pavimento. Il produttore la guardò e le disse che poche riuscivano, la prima volta, a montare su quel cazzo. ” Torna lunedi che devi firmare il contratto.” disse l’uomo dopo essersi rivestito e poi, dirigendosi verso l’uscita della stanza Lavinia lo sentì dire alla stronza megera: ”Gran bella puttana…farà strada” Racconto di Matilde 233

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